Dipingere miniature 5ª e penultima parte

ed ora Iniziamo a dipingere

I capelli

Eccoci per il penultimo step che ci porterà a terminare la miniatura, ma ora

I capelli

Napoleon 95° riflmen

consiglio di mettere nel contenitore dei colori più tinte di marrone e di utilizzarle contemporaneamente su diverse miniature, senza nemmeno pulire il pennello di volta in volta; infatti, nessun ha gli stessi capelli, ognuno ha i suoi, diversi per colore e sfumature. Anche se ci porterà via del tempo, questo procedimento renderà l’effetto del gruppo più realistico.

Ecco una cosa che mi permetto di consigliare,

il tempo

Ma non abbiate fretta, il dipingere le miniature è un hobby, non un mestiere, e questo ci deve divertire, soprattutto quando avremo il piacere di vedere un’opera ben fatta, la soddisfazione sarà tanto più grande, quanto più il lavoro finito sarà bello.

Bene ora finiamo la parte alta ovvero

il cappello

infatti le miniature hanno spesso il cappello che completa la parte della testa.

Prima il fondo, nero e poi il resto, linea di profilo, coccarda, piuma o altro.

attenzione! I pennelli che userete devono essere i più sottili possibili essendo questi particolari minuscoli . Ne esistono della Kolinsky di 15 “0” e 20 ”0”. Io li faccia arrivare dal mio negozio di fiducia.

E’ la volta della buffetteria, bandoliere, cinghie, bisacce, zaini, ecc., qui ci sono due scuole di pensiero,

  1. la prima vuole che si dipingano prima in nero e poi nel colore designato, magari con colore molto diluito, per mostrare i profili, che così andrebbero a creare le linee d’ombra e l’usura.
  2. la seconda, che consiglio per le miniature di scala piccola (6/10 mm) dipingere direttamente la buffetteria nel suo colore, stando però attenti a non sbavare.

Se la mano non è ferma, avete un problema.

Consiglio

quindi vi consiglio di utilizzare il metodo del cecchino: un respiro profondo e trattenere il fiato mentre la punta del pennello scorre.

Siamo così giunti a metà del lavoro, ora dedichiamoci al fucile, prima la carcassa in legno, poi la canna e infine grilletto, cane, para grilletto, fascette di assemblaggio, moschettoni per cinghie e cinghie, nonché la baionetta.

Prussi 5° fucilieri

Infine le mani, o credevate che me ne fossi dimenticato? No! Perché in genere stanno sopra al fucile, altrimenti a che servirebbe?

Pantaloni e calze li avevamo già fatti, ora non ci resta che il laccio reggicalze.

A quei tempi non esistevano elastici, e le scarpe, ma qui non presterei molta attenzione se non per la fibbia, perché allestendo la basetta metteremo erba alta, che nasconderà in parte i piedi del nostro soldato, è impensabile che una battaglia si svolga nel giardino di casa con erba all’inglese appena tagliata, in genere il campo di battaglia era un campo di grano o pieno di sterpaglia se non una landa incolta e fangosa. (questo lo vedremo in un corso dedicato).

Il nostro soldato prende forma, ora cominciamo ad intravedere il risultato finale, ma perché questo avvenga, dobbiamo occuparci degli ultimi particolari.

Iniziamo dai bottoni, in genere ve ne sono sempre troppi, bottoni che chiudono la giacca, altri aperti sul fondo della stessa ed infine quelli sulle tasche. vi aspetto per l’ultima puntata …..

Post di Floriana Spreafico

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

9 + 1 =